In questo breve articolo ti voglio illustrare quali sono, a parer mio, i principali benefici che studi e aziende possono ottenere spostando uno o tutti i servizi nelle nuove piattaforme Cloud, sia in termini di costi sia per quanto riguarda flessibilità e scalabilità.
Ecco 5 motivi per cui non potrai più fare a meno del Cloud:
- Riduzione dei costi
- Aggiornamenti automatici
- Non richiede al cliente di gestire hardware e software
- Maggior flessibilità e scalabilità
- Sicurezza
1. Riduzione dei costi
Attraverso il Cloud Computing ho la possibilità di gestire i miei investimenti in base alle mie
necessità. Posso, infatti, decidere se utilizzare il servizio della posta elettronica, l’antivirus, il centralino telefonico, il pacchetto delle applicazioni di Office o altro ancora. Inoltre, ciascuna di queste decisioni è modificabile nel tempo.
Così facendo riesco ad ottenere una riduzione dei costi ed usufruire del miglior software ad un prezzo molto basso, e lo stesso discorso vale per l’hardware.
2. Aggiornamenti automatici
Diciamoci la verità: si tratta di operazioni che non vengono mai effettuate per paura che l’aggiornamento non termini correttamente, lasciando bloccato l’utente, oppure che la macchina rallenti impedendo di svolgere rapidamente il lavoro previsto.
Il motto “squadra che vince non si cambia” è una delle basi del mondo del calcio, ma non si può dire lo stesso dell’IT: qui non stiamo giocando a Fifa 2016 o Pes 2016, peccato! Ecco perché gli aggiornamenti dei sistemi vanno fatti per forza. La buona notizia è che nel Cloud sono automatici.
Questo è molto importante in quanto:
- Si può usufruire delle ultime funzionalità rilasciate
- Vengono applicate subito le hotfix per mantenere altissimi gli standard di sicurezza
- Non vi è nessuna interruzione di servizio durante la fase di aggiornamento
- Non è richiesto l’intervento di nessun tecnico per effettuare l’operazione
Fantastico, no?
3. Non richiede al cliente di gestire hardware e software
Tutta la parte fisica del sistema IT è gestita dall’infrastruttura in Cloud. Non è quindi necessario monitorare i dischi dei server, gli alimentatori surriscaldati, le schede di rete disattivate ed altro ancora.
Un esempio… scottante
L’estate si avvicina e le temperature iniziano a salire. Un toccasana per il nostro fisico, ma non di sicuro per le parti hardware dei server, lasciate spesso in ambienti piccoli e non climatizzati. Da esperienza, infatti, in questi giorni aumentano le chiamate di clienti che si trovano completamente fermi con le macchine. Di solito, il cliente cerca subito di contattare il supporto, e dopo una prima diagnosi telefonica si capisce che il problema sta nel fatto che il server non si avvia più correttamente. In genere, quando chiedo l’invio delle fotografie dei dischi due dischi su tre sono saltati: in configurazione RAID5, questo server è ko. Si può procedere con la verifica della garanzia del server con il supporto tecnico di Hp, ma spesso l’apertura della pratica viene negata in quanto il server è fuori garanzia! A questo punto, non rimane che aggiornare il cliente e porgli l’ultima domanda, la più difficile: possiamo avere l’ultimo salvataggio della macchina?
Inutile fingere: di solito, la risposta è no. Vale anche per te?
Ecco, il cloud risolve in maniera definitiva tutti questi problemi, liberandoti definitivamente dal controllo e dalla gestione dell’hardware.
4. Maggior flessibilità e scalabilità
Grazie alla flessibilità del Cloud, gli studi e le aziende possono acquistare i servizi in funzione delle loro esigenze. Non c’è bisogno di azzardare previsioni su picchi di domanda di clienti e utenti, ma si può velocemente aggiungere o ridurre servizi a seconda delle necessità del business.
Le singole licenze utente si possono persino riassegnare, disattivare o eliminare per annullare i pagamenti. Non c’è più quindi il bisogno di investire una grossa somma di denaro per l’acquisto e l’implementazione della nuova infrastruttura, sperando poi di aver azzeccato la giusta soluzione.
Con il Cloud il pagamento è anche mensile, in maniera tale da pagare solo per quello che realmente si usa.
5. Sicurezza
Una delle obiezioni più frequenti nel passaggio al Cloud è proprio sulla sicurezza. Ebbene sì, è lo scoglio più duro da superare. Il pensiero di non avere più i dati “chiusi” nella propria sede è la demotivazione maggiore.
Non importa che l’antivirus e il sistema non siano aggiornati e che l’ormai compagno giornaliero
ransomware cryptolocker stia criptando tutta la rete! L’importante è che i dati non siano chissà dove.
Peccato che senza backup o con un salvataggio fatto su un unico dispositivo in rete… si rischia di perdere tutto! La sicurezza dei dati – e non il risparmio – deve rimanere la priorità per tutti gli studi e le PMI. Per questo il Cloud offre oggi il 99,9% di operatività garantito da un contratto di servizio con copertura finanziaria (ad. esempio Microsoft). Inoltre è ben definito dove risiedono i dati. Queste “nuvole” non stanno di certo in cielo, ma in server farm ben protette e custodite sulla terra ferma.
Ad esempio la piattaforma cloud di Microsoft Azure è attualmente disponibile in 24 aree nel mondo. Trovi tutti i dettagli qui
P.S. Penso che tu sia già convinto, ma se hai ancora dubbi, contattaci!