Regole e comportamenti per la sicurezza sul posto di lavoro
Il quarto appuntamento della Professionista Digitale Academy, condotto in maniera ormai consolidata da Marco Lorusso, ha visto come tema centrale l’importanza di adottare comportamenti virtuosi sul posto di lavoro per evitare soprattutto i pericoli del web e i conseguenti risvolti. Per illustrare questa tematica, il team di Si-Net si è affidato alla voce esperta di Federico Vincenzi, Avvocato specializzato in sicurezza informatica, privacy, diritto d’autore, sistemi informatici.
Ad oggi, la tendenza più comune che possiamo ritrovare nella società e dunque nel lavoro di tutti i giorni, è quel volere fare più cose contemporaneamente che, spesso e volentieri, porta al non farne nemmeno una in maniera pienamente soddisfacente.
Secondo la testimonianza di Federico, ad oggi, sono pochi gli Studi che hanno compreso i rischi elevati derivanti da comportamenti sbagliati sul posto di lavoro, specie quando si ha a che fare con dati particolarmente sensibili. Questo perché in Italia c’è anche una scarsa cultura in materia di legge legata alla privacy. Se oggi dovessimo chiedere a 100 italiani cos’è la privacy, 95 risponderebbero “è quella cosa la dell’informativa”.
Logicamente questo è un esempio generalizzato, ma rende bene l’idea del blocco in materia presente nel nostro paese. Lo stesso discorso, che poi risulta strettamente collegato alla privacy, vale per il discorso “sicurezza sul lavoro”. Molti per sicurezza intendono meramente la sedia, lo schermo, piuttosto che le luci o i rischi connessi comunque ad un possibile danno fisico.
Qualcosa, seppur ancora in maniera molto lenta, si è cominciato a muovere durante la fase più acuta della pandemia. In un primo momento l’impreparazione è stata generale e dunque qualche incidente è stato per forza di cose inevitabile. Successivamente le potenzialità del digitale e quindi anche dei suoi rischi sono saliti in cattedra, spostando il discorso verso un punto di non ritorno. Per molte aziende il digitale è diventato il trait d’union.
Quali sono gli errori più gravi in materia di sicurezza informatica?
Il problema principale è l’uso disinvolto dello spazio digitale. Ci sono aziende e Studi che hanno un’unica cartella per tutti, con password banalissime e fragili, la password più usata ad esempio è 1234.
Gli strumenti di condivisione sono un altro strumento molto pericoloso per la sicurezza dei dati. Si pensi alle chiavette, per esempio. Seppur altamente vulnerabili sono ancora parecchio utilizzate dai Professionisti e dagli utenti comuni, nonostante siano presenti strumenti molto più sicuri e ormai in grado di reggere carichi importanti di materiale. Molto semplicemente, la condivisione di un documento tramite gli appositi applicativi, è uno strumento decisamente più sicuro, questo perché è il proprietario del documento a governare la situazione.
È essenziale quali sono i valori in gioco da proteggere: star bene, dare regole che confortano i collaboratori ma anche rendermi conto della materia prima con cui sto lavorando.
I social in ambito lavorativo
Il discorso social, specie in questo periodo storico, genera spesso e volentieri dibattiti accesi. Questi applicativi per la comunicazione, da anni strumento per molte aziende e Studi, sono un ambiente un po’ selvaggio. Innanzitutto, bisognerebbe fin da subito fare una distinzione tra i social aziendali e quelli personali, e soprattutto bisognerebbe saper distinguere i contenuti da postare o meno, per evitare spiacevoli sorprese sia dal lato personale sia dal lato professionale.
In generale nell’ambito digitale un’azienda, o un Professionista, hanno un valore che è quasi inestimabile, che è il database dei loro clienti. Perdere questo valore, metterlo a rischio, significa compromettere in parte anche il proprio lavoro e la propria credibilità.
È importante, dunque, a monte di tutto ciò, lavorare molto sulla formazione, sul far capire cosa è davvero utile per evitare i rischi. Bisogna infondere uno spirito di collaborazione e aiuto durante la formazione stessa.
Giunti alla conclusione vi ricordiamo il prossimo appuntamento con la Professionista Digitale Academy, sempre online, fissato per il 25 maggio: si parlerà di come costruire come costruire un sistema informativo con il massimo livello di sicurezza “by-design”. Le iscrizioni sono ancora aperte, per partecipare iscriviti qui.
Ti piacerebbe conoscere il quadro attuale riguardante la digitalizzazione negli Studi Professionali? Abbiamo elaborato una survey, in collaborazione con l’Università di Pavia, che ci permetterà di raccogliere informazioni importanti per stilare un report che potrà aiutare ogni Studio a disegnare la rotta per il futuro. Compilala qui.