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Avevo detto: “Bisogna cambiare”. Ho iniziato da qui

By 27 Settembre 2016 Luglio 29th, 2019 No Comments

(Ovvero: il nuovo logo è solo l’inizio)

Quale cambiamento potrebbe essere più importante di quello che va a cambiare la tua identità? Che va a modificare la tua immagine, la percezione che gli altri hanno di te e della tua attività?
Partiamo dal logo, ciò che ci rappresenta e che ci distingue da tutti gli altri, quello stesso logo che sogniamo di vedere rappresentato sui cartelloni pubblicitari (una volta) e su Google (nel mondo digitale, oggi).
A dire la verità l’idea di dare una sferzata di cambiamento al nostro logo mi era balenata in mente ben prima di andare a Toronto,  nonostante il nostro simbolo mi piacesse, e molto. C’era qualcosa, però, che non mi tornava del tutto: era un logo ma anche una scritta, era una scritta ma anche un logo, era tinto di rosso ma di un rosso un po’ spento.
Allora mi sono rivolto a chi i loghi li costruisce di professione, spiegando ciò che pensavo e ciò che desideravo si facesse.
Mi è stato risposto: “Ma allora vuoi fare un Rebranding!”

Di Rebranding e di innovazioni

Il Rebranding è quella fase di rinnovamento o cambiamento dell’immagine coordinata – il brand – di un’azienda. Questo processo, molto spesso, comprende il cambiare il logo, ma non solo; si può modificare  anche l’intera immagine aziendale, i font, le pagine web, i documenti amministrativi, i profili dei Social, le firme, eccetera).
E qui sono cominciate le mie difficoltà. Conoscevo la parola, meno il significato. Onestamente, pensavo fosse tutto più semplice, e invece sono cominciate le domande, sono arrivati i dubbi e ho iniziato a capire cosa avessi scatenato – dentro di me – con la mia proposta. Cambiare logo può avere molti pro e contro; c’è chi ti riconosce comunque e chi non ti riconosce più, chi può restare legato al vecchio simbolo tanto da identificarci le persone, quelle che lavorano in azienda, c’è, poi, chi ha paura che il cambiamento porti a uno stravolgimento degli standard consolidati.
Sono tante le domande che ci siamo posti, molte non avevano una risposta giusta e non esisteva qualcosa che potesse darci la certezza che stessimo facendo la cosa migliore.

Nel cambiare logo, insomma, abbiamo scoperto l’acqua calda: il cambiamento spaventa, disorienta e ti costringe a rimetterti in gioco. Perché, dunque, abbiamo colto questa sfida?
Mi viene da dire che il motivo è uno in particolare: evitare di adagiarci sul già fatto, sul già conosciuto e sul già consolidato, usando i successi passati come una rampa di lancio per il futuro. Senza paura di dover rispiegare a chi già ci conosce chi siamo veramente.

Chi siamo?

Cosa vedi nel nostro nuovo logo?
Qualcuno risponde “un pacchetto regalo con un nastro”, qualcuno “un cubo di Rubik” e qualcun altro “la bandiera svizzera o norvegese”.
Qualcuno ci vede soprattutto un “SI”.

  • SI, vogliamo essere pronti al cambiamento epocale tecnologico, al Cloud al Digitale;
  • SI, noi vogliamo essere più vicini ai nostri clienti, aiutandoli in questo cambiamento spiegando loro questo percorso;
  • SI,  vogliamo esprimere un’identità aziendale;

E il colore rosso? Quella tinta a cui siamo ormai affezionati dal 2004 ha trovato sfumature più fresche, più forti e che accompagnassero il messaggio. Non so ancora se ci siamo riusciti, ma cambiare vuol dire sfidare anche il passato e pensare positivo, con lo sguardo rivolto al futuro.

Impariamo dai migliori

Qualcuno non condividerà la nostra scelta, ma noi restiamo aperti alle critiche e ai suggerimenti. Bisogna però sapere che, nel corso degli anni, sono state tante le aziende che hanno fatto Rebranding: noi abbiamo continuato a comprare i loro prodotti, spesso senza accorgerci di quel logo che cambiava. Qualcosa a noi consumatori è sfuggito, ma quelli più bravi di noi sanno che il restyling di un logo è una faccenda seria.
E noi seguiamo i più bravi.

Ps. Quando dico che siamo aperti a critiche e suggerimenti dico il vero: scrivici la tua impressione e il tuo pensiero sul nostro Rebranding. Puoi trovare la storia dei marchi più famosi qui.